Corsi di ginnastica funzionale e mantenimento individuale

Quando si parla di allenamento funzionale, spesso si cade nel comune errore di considerare la componente contrattile del sistema muscolare come la principale variabile da stimolare ed incrementare. Di frequente viene dimenticato, invece, che il muscolo è solamente l’ultimo effettore della lunga catena di eventi che genera il movimento, il quale viene anticipato da numerosi fattori neurali che si concludono con l’attivazione delle diverse fibre muscolari.

Il sistema muscolo-scheletrico viene, dunque, classificato in due tipologie di fibre muscolari, che vengono attivate in condizioni ed esigenze diverse:

  • i muscoli dinamici (o fasici), che sono deputati al movimento, più ricchi di fibre rapide;
  • i muscoli posturali (o tonici), che sono meno affaticabili e mantengono una contrazione prolungata nel tempo.

L’Allenamento Funzionale (AF) non è un nuovo trend volto ad escludere tutte le altre metodologie di allenamento pre-esistenti ma, certamente, tende a riassumerle e completarle; attraverso l’AF è possibile realizzare innumerevoli tipologie di esercitazioni, che possono spaziare dall’orizzontalità (mediante movimenti primitivi) alla verticalità (e non solo con l’utilizzo di piccoli sovraccarichi, ma anche con espressioni di forza esplosiva come salti e movimenti balistici),  combinando qualsiasi tipo di pattern motorio (piegamenti, spinte, trazioni, torsioni ecc…) variando a piacimento il numero di appoggi (aumentando o diminuendo la difficoltà delle proposte) e il tipo di attrezzi utilizzabili (a corpo libero, manubri e bilancieri, kettlebell, swissball, TRX ecc…).

I prerequisiti fondamentali alla base dell’allenamento funzionale sono però:

  • il corretto allineamento posturale;
  • l’equilibrio ed il controllo motorio, fondamento di ogni corretto movimento;
  • la mobilità e la stabilità, che devono coesistere per creare un movimento efficiente;
  • la respirazione, intesa come un sottile equilibrio fra tensione e rilassamento.

Il vantaggio di esplorare un tipo di allenamento così globale è quello di coinvolgere movimenti integrati multi-planari, che siano in grado di esprimere accelerazioni e decelerazioni stabilizzando sempre tutte le articolazioni del corpo (tramite l’attività profonda dei muscoli stabilizzatori del tronco e l’attivazione delle catene mio-fasciali), con la finalità di migliorare l’abilità del movimento stesso in tutte le sue componenti (muscolare e neurale). È un tipo di allenamento consigliato a chi mira alla perdita di peso poiché, oltre ad avere un riscontro sulla componente anabolica (viene infatti aumentato il numero di cellule metabolicamente attive che bruciano energia e grassi, anche nelle ore successive all’allenamento) ha anche riscontri sull’apparato cardiovascolare (aumenta quindi anche il numero di Kcal bruciate durante la stessa seduta di allenamento, in media =400/600 Kcal – ma varia notevolmente a seconda dell’intensità raggiunta, durata, età, e sesso).

Lavorando infatti secondo il metodo a intervalli, è possibile gestire il carico di lavoro alternando fasi più intense a fasi di recupero attivo, impedendo così al sistema corporeo di adattarsi allo stimolo e quindi attivando in maniera completa tutti sistemi metabolici. Per ottenere risultati desiderati è sempre meglio rivolgersi ad un preparatore fisico competente, che sia in grado di programmare sessioni di lavoro individuali o di gruppo, al fine di incrementare la prestazione (rivolto ad atleti di qualsiasi sport) o di  avvicinarsi all’obiettivo di dimagrimento prefissato (rivolto a tutti), riducendo al minimo le possibilità di infortunio.

Allenamento Funzionale e Postura

Caratteristiche

Questa tipologia di allenamento è stata recentemente introdotta nel mondo del fitness e della riabilitazione clinica ed è tutt’oggi la forma di movimento maggiormente utilizzata, grazie alla facilità con cui può essere erogata (poca attrezzatura specifica, grande libertà di gestire i tempi di allenamento in base alle proprie esigenze e disponibilità) ed ai numerosi benefici prodotti. Non sono infatti richieste grandi attrezzature specifiche, come nel sollevamento pesi o allenamento ipertrofico, ma si può scegliere di utilizzare – oltre al solo corpo libero – anche  piccoli attrezzi: manubri, palle zavorrate, elastici, kettlebell e funi. 

I benefici

I miglioramenti prodotti sono stati ampiamente riportati in letteratura scientifica e hanno evidenziato come questa tipologia di allenamento comporti dei benefici in termini di:

  • miglioramento della forza e resistenza erogata;
  • stabilità centrale e periferica;
  • mobilità articolare;
  • propriocezione e coordinazione intermuscolare (intesa come ottimizzazione del reclutamento delle intere catene muscolari).

Questi miglioramenti sono poi tradotti nella pratica sportiva come aumento della performance di gara e vengono anche utilizzati dalle ginnastiche riabilitative e di mantenimento, per ottenere miglioramenti qualitativi nelle attività di vita quotidiana e per prevenire infortuni. 

Infine, secondo molti autori, anche la pratica dell’Allenamento funzionale tramite un’attività di intensità moderata/vigorosa, eseguita 3 volte alla settimana per una durata minima di 30 minuti, che incorpora un allenamento di forza con un allenamento aerobico, aiuterebbe (insieme ad una corretta alimentazione) a prevenire e controllare alcune delle sindromi metaboliche (sovrappeso, iperglicemia, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa e diabete tipo2) riducendo il grasso corporeo e aumentando la massa metabolicamente attiva.

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