Psicoterapia

La psicoterapia si basa su un percorso introspettivo in cui una persona incontra uno psicoterapeuta con l’obiettivo di cogliere, comprendere e trasformare alcuni  suoi nodi interiori e superare i blocchi emotivi che le impediscono di vivere una vita appagante e di qualità.

Il terapeuta agisce da specchio e si focalizza sulle cause del disagio interiore aiutando la persona a guardare il suo problema da una prospettiva diversa. Durante il percorso vengono forniti al paziente, diversi spunti riflessivi e tecniche sia mentali che corporee capaci di aiutarlo ad adattarsi meglio alla sua realtà. Non è un percorso lineare, bensì ricco di oscillazioni, verso l’alto e verso il basso, preziose per connettersi alla vulnerabilità dell’anima umana.

Solo gli psicologi o i medici che hanno una specializzazione di 4 anni in psicoterapia possono lavorare per curare le psicopatologie e i disturbi emotivi, è importante quindi affidarsi a specialisti che abbiamo completato l’intero percorso di studi.
Anche gli psicologi, dopo i 5 anni che portano al conseguimento della laurea, un pò come i medici, scelgono la scuola di specializzazione più in linea alla propria formazione. Le più riconosciute in Italia sono:

• la psicoterapia cognitivo-comportamentale (l’unica che gode di evidenze scientifiche per i disturbi d’ansia e depressione);
• la psicodinamica;
• la psicoterapia sistemico-relazione;
• la psicoterapia interpersonale;
• la psicoterapia della Gestalt.

Gli psicologi che non hanno la specializzazione in psicoterapia non possono curare le persone, bensì offrire loro un percorso di bassa intensità di cure mirato ad un ascolto emotivo e ad un sostegno psicologico.

Psicoterapia cognitivo-comportamentale

La psicoterapia cognitivo-comportamentale si basa sul presupposto che le persone non stanno male per le cose che succedono, ma per ciò che pensano rispetto agli eventi che accadono. Vi è, pertanto, una stretta relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti e quindi i problemi emotivi sono molto influenzati da ciò che facciamo e pensiamo nel presente.

La psicoterapia cognitiva aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni problematiche vissute dal paziente, a correggerli, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più realistici, o, comunque, più funzionali al proprio benessere.

Come si svolge una seduta e durata del percorso

La psicoterapia cognitivo comportamentale prevede inizialmente incontri a seduta settimanale che dura tra i 50 e i 60 minuti.
Rientra tra le terapie breve, i primi miglioramenti si notano nelle prime sei-otto settimane. La durata di una psicoterapia è variabile e dipende dalla situazione clinica del paziente, dalla qualità dell’alleanza terapeuta-paziente e dall’impegno del paziente nell’utilizzare le strategie concordate con il terapeuta.
Sono previsti delle sedute di follow up, inizialmente mensili, poi ogni 3 mesi ed infine ogni 6 prima di considerare concluso il percorso.

Efficacia della terapia cognitivo comportamentale

Diverse pubblicazioni scientifiche hanno definito la terapia cognitivo-comportamentale l’attuale gold standard della psicoterapia in quanto:

• è la forma di psicoterapia con il maggior numero di studi che ne hanno valutato l’efficacia;
• nessuna altra forma di psicoterapia ha dimostrato di essere sistematicamente superiore a questa psicoterapia;
• i modelli teorici e i meccanismi di cambiamento della psicoterapia cognitiva sono stati i più studiati e sono in linea con gli attuali paradigmi tradizionali della mente e del comportamento umano.

Dott.ssa Maria Rita Di Gioia

Psicologa-psicoterapeuta, neuropsicologa
Felicitatrice del Sente-Mente® project