Ernia del disco cos’é:
L’erniazione discale è uno stadio intermedio di degenerazione discale, che terminerà nel tempo con il prosciugamento discale e un quadro artrosico grave tra vertebra e vertebra.
Il disco vertebrale è uno spessore fibro-acquoso interposto tra le vertebre con funzione di ammortizzatore di forze ascendenti (dai piedi verso l’alto ogni volta che appoggiamo il piede per terra, saltiamo, ci sediamo), e discendenti (peso della testa, braccia e tronco). Ogni giorno perde acqua, ogni notte si re-imbibisce di acqua.
Una vita sedentaria, attività lavorative con carichi pesanti, traumi ripetuti alla schiena, attività sportive prolungate in torsione del busto, obesità, cicatrici importanti in zona, possono a lungo andare sottoporre il disco vertebrale a eccessiva stimolazione, forze di torsione e pressione, determinando limitazioni articolari al segmento vertebrale, lesioni alle fibre del disco e perdita di acqua dal disco.
Il perpetuarsi del carico zonale e della limitazione di movimento induce perciò cambiamenti tissutali riassumibili in infiammazione cronica e degenerazione articolare con deformazione dei capi articolari.
Sintomatologia
In base alla localizzazione della lesione si determinerà cervicalgia, dorsalgia o lombalgia con o meno sintomi di natura nervosa (radicolopatie).
Il dolore si presenta diffuso sul dorso accompagnato da limitazione di movimento e spasmo dei muscoli dorsali.
Il dolore peggiora con le posizioni mantenute (maggiormente in piedi e seduti), con sollevamento pesi, con flessione del busto, dall’aumento di pressione addominale (tosse, starnuti, defecazione..).
La radicolopatia si esprime con scosse elettriche, alterazioni della sensibilità (riduzione della sensibilità o sensazione di pelle cartonata o formicolii), fitte brucianti lungo territori specifici (non migranti) tendenzialmente lungo gli arti, con decorso cranio-caudale (dall’alto verso il basso).
Nei casi più gravi sussiste anche perdita di forza dell’arto in taluni movimenti, o addirittura incontinenza fecale e urinaria.
Diagnostica
Diagnosi certa di ernia viene effettuata con RMN.
È perciò preferibile evitare il raggiungimento di questo complesso disfunzionale/patologico, anticipando i processi degenerativi con lavori preventivi: l’attività chinesiologica, fisioterapica o osteopatica sono indicate per il ripristino di movimento fluido ed elasticità tissutale complessiva.
In particolar modo, l’educazione chinesiterapica volta ad allenare il gesto motorio, praticata quotidianamente tramite esercizi di mobilizzazione-stretching-
In caso di interessamento di radici nervose, il chinesiologo adotta sistemi terapeutici aggiuntivi che si avvalgono di tecniche neurotrofiche e di liberazione del nervo, che nella maggior parte dei casi consentono un recupero della funzione in due-tre mesi di trattamento.