Ginnastica e osteopatia in gravidanza

Gen 24, 2022 | Chinesiologia, Osteopatia

La gravidanza, come ben sappiamo, è un periodo delicato che va osservato da più punti di vista. Il principale forse, rimane quello legato all’emotività e alla sfera personale della mamma: rassicurata e ben guidata può trascorrere la gestazione in modo sereno e non accumulare tensioni, cosiddette, da nervosismo. In secondo luogo è fondamentale prendere in considerazione il lato propriamente corporeo, questo ancor meglio se prima del concepimento (almeno qualche settimana); una tra le branche è quella posturale.

Fisiologia in gravidanza: modificazione posturale

  • Aumento lordosi lombare,
  • aumento cifosi dorsale e lordosi cervicale (compensi)
  • Muscoli primari che adattano questa situazione: SCOM, DIAFRAMMA, PSOAS

Primo trimestre

  • L’utero non ha ancora una base d’appoggio, per cui il peso e le forze vengono scaricate a livello del pavimento pelvico: restando infatti sospeso al sacro e alla lombare entreranno in tensione i tessuti uterini-ovarici del bacino; se presenti disfunzioni può venirsi a creare tensione lombare/sacrale. Rotazione posteriore del bacino da aumento pressiorio degli organi pelvici sul sacro e bacino stesso.
  • Al terzo mese si modifica la base d’appoggio al fine di aumentare la stabilità: le anche ruotano in rotazione esterna, per cui verranno reclutati i muscoli profondi del bacino.
  • Focus: eliminare le difficoltà del movimento del bacino e delle anche per migliorare lo scarico del peso e migliorare lo scorrimento delle articolazioni del bacino per adattare al passo e alla posizione statica.

In caso di disfunzione o rigidità:

  • Dolore a “barra” lombare
  • Dolore alla Sacro iliaca
  • Riacutizzazioni di dolori alla colonna (passaggio DL/ Psoas /cervicale)

Secondo trimestre

  • lordosi lombare
  • rotazione anteriore del bacino e rotazione esterna anche, > flessione ginocchia e > pressione plantare (fascite plantare? Dolore sotto al tallone? Dolore dietro le dita dei piedi? Dolore ai muscoli posteriori della gamba/polpaccio?)
  • Diastasi retti per consentire un’anteriorizzazione dell’utero
  • Inclinazione anteriore e chiusura delle spalle (non si dimentichi il peso del seno, che crescendo grava sulle spalle e sul passaggio cervicale)

Se in deambulazione le anche non sono libere in intra-extra rotazione, verrà a mancare l’effetto pompa degli arti inferiori e così verrà a crearsi stasi venosa inguinale e arti inferiori, edemi, problemi circolatori perineali, tensioni pavimento pelvico, stipsi.

Possibili sintomi:

  • Dolore lombo /sacrale 70% delle gravide
  • dolore pelvico posteriore tra pelvi e sacro, dolore al pube,
  • Glutei doloranti o sindrome del piriforme

Terzo trimestre

Accentuazione delle curve rachidee e degli atteggiamenti posturali del 2° trimestre.

Parafisiologia viscerale

L’utero perde la mobilità a seguito di esiti cicatriziali (parto cesareo, episiotomia, endometriosi, pato infettive, traumi, chirurgia addominale), e così la sua posizione viene inficiata—> dolori pelvici cronici, disturbi ormonali, disturbi della riproduzione. In particolare se presente un utero retroverso-retroflesso fisso congenito o post traumatico, ovvero in una posizione posteriorizzata, le condizioni che possono presentarsi sono queste:

  • Congestione pelvica per schiacciamento dei vasi e stiramento dei vasi
  • Varici pelviche e arti inferiori
  • Problemi defecatori, dolore rettale, tenesmo rettale
  • Dispareunia (dolore ai rapporti), dismenorrea
  • Disfunzioni articolari SI/coccige (lombalgie, sciatalgie).

L’utero retroverso e retroflesso è una tra le cause di difficoltà di concepimento e una tra le cause di parto difficoltoso.

Fattori di rischio

Lavoro sedentario da seduta o lunghi periodi in piedi, possono affaticare le strutture muscolo scheletriche della colonna e degli arti inferiori, con conseguente comparsa di dolore. Inoltre la staticità può favorire l’instaurarsi di un rallentato circolo con conseguente comparsa di edemi agli arti inferiori, sindrome delle gambe senza riposo, dolori articolari o muscolari.

In generale è consigliata dinamicità, sebbene senza sforzo, affinché i tessuti non accusino eccessivamente il peso in aumento, il cambiamento posturale, le tensioni derivanti dall’aumento della dimensione uterina e conseguente pressione sul pube (pubalgia/sindrome degli adduttori), sulla lombare (lombalgia, dolore al sacro, dolore al bacino) , sul pavimento pelvico (stitichezza, dolore all’evacuazione, sensazione di incompleto svuotamento, emorroidi, dispareunia, perdite urinarie), sul diaframma (respiro affannoso, stitichezza, gastralgia e reflusso), il rallentamento del circolo linfatico e venoso.

Terapia conservativa e preventiva

Da quanto riportato, si può notare come una buona preparazione fisica pre-concepimento possa aiutare durante tutto l’arco della gravidanza e addirittura a portare a buon termine il parto, riducendo il rischio di episiotomia o gravi lacerazioni e cesarei. La terapia conservativa e preventiva consta nel mantenere i tessuti muscolari-articolari e utero-vaginali in un ottimo stato di elasticità, sia attraverso la manipolazione sia attraverso la ginnastica dolce adattata alla puerpera.

Gli esercizi di ginnastica in gravidanza consistono in esercizi di ginnastica dolce per non forzare mai le strutture e non sovraccaricarle.

La ginnastica dolce in gravidanza si divide in:

  • Ginnastica del primo trimestre
  • Ginnastica del secondo trimestre
  • Ginnastica del terzo trimestre

Questa suddivisione viene determinata dal fatto che i primi tre mesi sono i piu delicati per quanto riguarda l’attecchimento del feto, la sua crescita e formazione, per cui occorre non sforzare la madre in nessun modo: necessario è il movimento ma con grado. Ad esempio possono essere proposti esercizi di respirazione, esercizi di allungamento, esercizi leggeri per la mobilità delle spalle, della colonna e del bacino, camminata, in preparazione ai mesi successivi.

Il periodo del secondo trimestre può essere sfruttato per incrementare considerevolmente la mobilità, in quanto l’embrione ha già raggiunto un buon stadio di sviluppo ed ha la sua resistenza e forza.

Nel terzo trimestre si devono fare i conti con l’addome ormai importante, quindi ora più che mai, con l’obbiettivo di elasticizzare il canale del parto e tutte le strutture limitrofe (le anche, lombare, diaframma, sacro..), si devono proporre esercizi adatti alla conformazione fisica.

La ginnastica in gravidanza in acqua può essere un aiuto aggiuntivo, in quanto in acqua non si può disporre di attrezzi di palestra e non possono essere eseguite alcune posizioni e alcuni esercizi che da terra possono dare grande beneficio.

Per quanto riguarda l’osteopatia, questa si occupa della manipolazione tissutale, dell’alleggerimento delle tensioni corporee, del miglioramento del drenaggio tissutale e del ritorno linfatico e venoso, del “calibro” posturale, dell’eliminazione di contratture superficiali e profonde, del detensionamento dell’addome (es presenza di cicatrici), del trattamento del pavimento pelvico e del suo ammorbidimento, dell’aumento della  scioltezza articolare. Preferibilmente il trattamento viene proposto dal 3° mese in poi, in quanto il primo trimestre resta sempre un momento molto delicato.

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