Morbo di Osgood Schlatter

Feb 24, 2021 | Chinesiologia, Osteopatia

Cos’é il morbo di Osgood Schlatter?

Il morbo di Osgood Schlatter è una condizione benigna sebbene molto fastidiosacaratterizzata da dolore nell’area anteriore del ginocchiosulla tuberositá tibiale. Il dolore può addirittura non rendere possibile l’inginocchiamento, o l’eccessiva flessione della gamba sulla coscia; molto spesso impedisce la prosecuzione dell’attivitá sportiva. È tipica degli adolescenti sportivi, quindi caratterizza l’età evolutiva. 

È legata a un intenso utilizzo della muscolatura femorale anteriore (quadricipite), la quale esercitando continua trazione sulla “testa” tibialene provoca una reazione infiammatoria locale. La reazione infiammatoria periostale (della membrana che avvolge l’osso) e le sollecitazioni sui nuclei di accrescimento tibiali ossei fanno sí che compaia oltre al dolore, tumefazione e accrescimento anomalo della “testa”tibiale (tuberositá tibiale). La protuberanza ossea che viene a crearsi, al termine del periodo di crescita e  durante la vita adulta non costituisce motivo di dolore, di alterazione di funzione, di riduzione di prestazioni sportive. 

Tendenzialmente si presenta bilateralmente; il picco doloroso coincide col il tempo di qualche mese, anche se può protrarsi per anni specie se si perpetua l’attività fisica senza giusta correzione terapeutica conservativa. 

Fattori di rischio

I fattori di rischio possono essere:

  • Genetici
  • Crescita molto rapida
  • Sport intenso che richieda uso degli arti inferiori (corsa, calcio, pallavolo, basket, bicicletta..)
  • Traumi o micro-traumi (anche sportivi) sulle ginocchia (cadute, colpi, salti continui)
  • Ginocchio varo/valgo; iper rotazione interna/esterna di arto inferiore posturale etc.. (il non “classico” asse di presentazione dell’arto inferiore genera alterati vettori di trazione sulla tuberositá tibiale da parte della muscolatura)
  • Pregresse operazioni chirurgiche (aderenze cicatriziali)

Terapia chinesiologica

Massaggio mio-fasciale decontratturante per la muscolatura dell’arto inferiore (con focus sul quadricipite e tibiali anteriori) e stretching. Gli esercizi devono essere eseguiti con cadenza giornaliera affinchè venga recuperata elasticità mio-fasciale specie del muscolo quadricipite.

La terapia va certamente integrata con la storia clinica del paziente. Nel caso si tratti di uno sportivo è possibile lavorare sul gesto atletico specifico e sulla gestione corporea complessiva affinché risulti più fluido ed integrato il movimento. 

È possibile aiutarsi con crioterapia

Il riposo dall’attività sportiva è consigliabile, sia per limitare il danno, che il livello e durata della sintomatologia.

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