Sciatalgia radicolopatia lombo-sacrale/intrappolamenti periferici dello sciatico

Gen 14, 2020 | Chinesiologia, Osteopatia

Il nervo sciatico è il nervo più voluminoso del corpo umano ed emerge dalla colonna lombare e sacrale (L4-L5-S1-S2), passando poi nei pressi di un importante muscolo del bacino, il piriforme, che talvolta può contribuire alla sua sofferenza. È coinvolto nella sensibilità e motricità dell’arto inferiore omolaterale (quindi dalla stessa parte corporea rispetto al territorio di emergenza): l’innervazione sensitiva procede dalla coscia alla pianta del piede, la funzione motoria è relativa all’estensione della coscia sul bacino, della flessione del ginocchio, della pronazione-supinazione del piede, della flesso-estensione del piede e delle dita del piede.

Per sciatalgia si intende:

Un’irritazione del nervo sciatico, la quale può presentarsi a monte o a valle.

I motivi di tale irritazione risiedono nella compressione del nervo dovuta a:

  • Discopatie in zona lombare o lombo-sacrale
  • Chiusura dei forami per il passaggio del nervo da disfunzione vertebrale (“malposizione” associata a forte limitazione del range di movimento, da trauma, scoliosi, patologia reumatica, artrosi, inspessimento legamentoso)
  • Antero-listesi (retro-listesi), lisi vertebrale
  • Cedimenti vertebrali
  • Massa occupante spazio comprimente (tumore, ascesso)
  • Sindrome del piriforme/disfunzioni del bacino (malposizionamento sacrale e del bacino)
  • Punture intramuscolari al gluteo mal fatte
  • Disfunzioni all’arto inferiore o forti limitazioni funzionali, aderenze tissutali

Fattori predisponenti

  • Forti aderenze cicatriziali 
  • Professioni sedentarie o che richiedono posizioni mantenute (camionisti, impiegati, imbianchini, meccanico..)
  • Professioni che implicano il sollevamento di pesi (insegnati del nido, muratori, netturbini ecc..)
  • Obesità
  • Sedentarietà
  • Gravidanza
  • Età
  • Posizione mantenuta seduta o in  
  • Iperlordosi lombare
  • Movimenti ripetuti o posizioni costanti in flessione della colonna

Diagnosi differenziale

  • dolori muscolari (es cruralgie, trigger point..)
  • dolori vascolari infiammatori o da stenosi
  • claudicatio intermittens vascolare
  • sindrome della cauda

Diagnosi

RMN, elettromiografia, test neurologici.

Sintomi

Dolore bruciante, urente, a scossa elettrica, associati a parestesie (formicolii) e/o riduzione della sensibilità fino alla scomparsa della sensibilità lungo i territori innervati. 

Nei casi più significativi compare anche deficit di forza e motricità dell’arto inferiore, con difficoltà nella deambulazione.

Trattamento

In base agli esiti di esami strumentali che individuano la causa del sintomo, a un’attenta valutazione tramite test ortopedici, alla gravità e cronicità dei sintomi si indirizza il paziente verso una terapia farmacologico-conservativa o chirurgica.

Tendenzialmente, si procede col trattamento conservativo nel caso si presenti una condizione non in fase acuta, perciò cronica o sub-acuta e che non presenti le cosiddette “bandierine rosse”, quali ad esempio fratture o masse tumorali (tutti elementi di competenza strettamente MEDICA).

Trattamento conservativo

Il trattamento conservativo è di competenza chinesiologicamentre osteopatia e fisioterapia possono affiancarsi per coadiuvare il processo e renderlo più rapido; se non si rivelasse sufficiente si ricorre alla chirurgia.

L’obbiettivo è quello di favorire il passaggio del nervo sia distalmente sia prossimalmente alla colonna vertebrale, di implementare il movimento e lo spazio a livello dei possibili punti di incarceramento del nervo (pinzamento), di ripristinare la funzione delle catene cinetiche muscolo-scheletriche dell’arto inferiore, di allentare le tensioni muscolari, di ridurre torsioni, compressioni, inclinazioni, restrizioni cinetiche della colonna vertebrale, rinforzare gruppi muscolari specifici al fine di garantire un supporto adeguato al rachide.

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