Lo stress è un fattore incidente sul benessere psico-fisico di una persona. Soprattutto se vissuto per tempo prolungato può andare ad influenzare in maniera profonda il benessere e la qualità di vita, determinando disturbi che tenderebbero alla cronicizzazione.
Evidenze scientifiche, sono concordi nel sostenere che l’ansia, l’introversione eccessiva, la chiusura in se stessi, sentimenti non positivi verso se stessi e l’ambiente circostante come la repulsione, la paura, la scarsa disposizione verso la condivisione e così via, inducono effetti evidenti sul corpo, postura compresa.
Ansia e stress:
Ansia e stress in particolare producono conseguenze su più livelli, se mantenuti per lungo tempo in maniera importante:
- Effetti sul sistema cardio-circolatorio (aumento della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, della gittata cardiaca, aumento del rischio di aterosclerosi o cardiopatie)
- Diminuzione dell’efficienza del sistema immunitario
- Affaticamento respiratorio
- Dolore al petto aspecifico
- Gastriti, reflusso, meteorismo, dolori addominali
- Disturbi nel sonno, invecchiamento precoce
- Tendenza al sovrappeso
- Stati infiammatori
- Dolori muscolo-scheletrici, contratture, sviluppo di fibromialgia, rigidità complessiva
- Cambiamento dell’atteggiamento posturale (da apertura a chiusura specialmente del cingolo scapolare, antepulsione e flessione del capo, rotazione interna di arti superiori e inferiori, chiusura diaframmatica e così via)
Ansia e stress devono naturalmente venir considerati come fattori predisponenti e quindi di rischio, verso le problematiche sopra elencate. Dinnanzi a queste considerazioni, è utile riflettere sul livello di consapevolezza che si deve raggiungere affinchè le situazioni stressogene possano essere gestite in modo migliore ed efficiente, con massimo rendimento e minimo consumo di energia. In quest’ottica, riversare gli effetti di una situazione stressogena su se stessi, senza adottare strategie che ci rendano attivi nei confronti di quest’ultima, può rappresentare l’anticamera dell’avvio delle problematiche sopra elencate.
Ricordando che il sistema muscolo-scheletrico entra facilmente in sofferenza, soprattutto con l’età, in quanto deve gestire non solo il peso emotivo, ma anche gravitazionale, traumatologico (vecchi interventi chirurgici, traumi, colpi di frusta, microtraumi ripetuti, sedentarietà, sovrappeso o eccessiva magrezza), o lo scarso supporto corporeo da ipotono e debolezza muscolare, risulta opportuno supportarlo.
Supportare il sistema muscolare, articolare, fasciale, scheletrico, significa eliminare o ridurre le contratture/ tensioni e la CAUSA che le genera (postura inappropriata in primis), ripristinare il range di movimento articolare e quindi la libertà di movimento, rinforzare la struttura somatica per garantire supporto corporeo.
Come agire:
Il primo dei tre passaggi può essere di competenza mista: Chinesiologica per lo stretching, Osteopatica-Fisioterapica per la parte manipolativa del muscolo e della fascia e per la ricerca della causa di mantenimento; gli ultimi due invece sono di competenza Chinesiologica. Attraverso l’esercizio attivo il paziente è libero di gestire se stesso assecondando nella più completa totalità le sue possibilità, che mano a mano crescono col tempo, attraverso una miglior comprensione della propria corporeità. I limiti mentali e fisici relativi alla qualità del rendimento della propria prestanza fisica man mano vengono superati e la qualità di vita della persona aumenta.
Esercizio finalizzato ad un migliore movimento, aumento della forza fisica, incremento della resistenza fisica agli sforzi quotidiani (es. lavorativi, compresa la sedentarietà), maggior libertà mentale, permettono al paziente di lavorare a 360° su se stesso.